Medical Center s.a.s.

Dott. Alberto BRUNO

Specialista in Diabetologia

Curriculum personale

TITOLI DI STUDIO

Foto Dott. A.Bruno
  • Conseguito maturità scientifica nel luglio 1970.
  • Laureato ed abilitato in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Torino (12.07.76) con una tesi da titolo “Valutazioni comparative di alcuni indici ormonali e metabolici nel corso delle 24 ore, in soggetti normali, diabetici e obesi”, Relatore Prof. G. Lenti.
  • Conseguito l'abilitazione all'esercizio professionale presso la stessa Università, nella sezione autunnale del 1976.
  • Iscritto all'Albo dell'Ordine dei Medici della provincia di Torino dal 11 gennaio 1977.

DIPLOMI DI SPECIALIZZAZIONE

  • Tirocinio pratico ospedaliero in Medicina Generale dal 01 marzo al 31 agosto del 1977; presso l'Ospedale Maggiore di San Giovanni Battista e della Città di Torino, divisione di Medicina Generale diretta dal Prof. A. Vitelli.
  • Tirocinio pratico ospedaliero in Medicina Nucleare dal 01 settembre 1978 al 28 febbraio 1979, presso l'Ospedale San Giovanni Battista e della Città di Torino, servizio di Medicina Nucleare diretto dal Prof. G.P. De Filippi.
  • Specializzato in Diabetologia e Malattie del Ricambio presso l'Università di Torino il 15 luglio 1981 con una tesi dal titolo "Valutazione del meccanismo d'azione iperglicemizzante dei glucocorticoidi", relatore Prof. G. Lenti, votazione 70/70.
  • Specializzato in Medicina Interna presso Università di Torino l'8 luglio 1989, con una tesi dal titolo "L'insulino resistenza nella malattia di Basedow", relatore Prof. F. Gavosto, votazione 70/70 e lode.

IDONEITÀ PRIMARIALI

  • Idoneità a Primario di DIABETOLOGIA
  • Idoneità a Primario di MEDICINA GENERALE

POSIZIONE LAVORATIVA

  • Dirigente I livello UO Diabetologia

ATTIVITÀ CLINICA E ORGANIZZATIVA

  • Sin dall'inizio l'attività clinica è stata indirizzata nell'ambito della Medicina Interna e alla Diabetologia con particolare riguardo agli aspetti metabolici.
  • Membro del consiglio del dipartimento ospedaliero di Medicina e Chirurgia di C.so Dogliotti sino al 2005.
  • Membro supplente del Consiglio dei Revisori dei Conti della Società Italiana di Diabetologia.
  • Presidente SID Regione Piemonte e Valle d'Aosta per il periodo 2006-2008.
  • Tutor Valutatore per l'Esame di Stato per l'abilitazone all'esercizio professionale di Medico Chirurgo dal 2006 a tutt'oggi.

GRUPPI DI LAVORO

AZIENDALI conclusi

  • "Linee guida aziendali sulle ulcere diabetiche" (2006)
  • "Linee guida dell'Ictus" (2002)
  • "Atto Aziendale" (2001)
  • "Definizione della mission dell'ASO" (2000)
  • "Le lesioni da decubito" (2002)
  • "La compilazione della scheda di dimissione ospedaliera" (1999)

AZIENDALI attivi

  • "EBM" (Evidence Based Medicine)

REGIONALI conclusi

  • Qualità in diabetologia - Progetto Piemonte
  • Istituzione di un servizio permanente di supporto agli utilizzatori di microinfusore

REGIONALI attivi

  • "Commissione tecnica regionale per la revisione dell'elenco di materiale di medicazione e medicazione avanzata"
  • "Commissione regionale Diabete"
  • "Commissione regionale Piano di Automonitoraggio Glicemico"

NAZIONALI

  • Piede diabetico (Comitato coordinamento 2000-4)
  • Educazione e diabete
  • Diabete e Tecnologia
  • Genetica del diabete e sue complicanze
  • QuED – Quality of Care in Type 2 Diabetes
  • Attività fisica e diabete
  • IDES

Responsabile

  • Progetto Nazionale di prevenzione primaria delle ulcere diabetiche per la Regione Piemonte

Coredattore

  • del manuale "LINEE GUIDA PER LA COMPILAZIONE E LA CODIFICA DELLA SCHEDA DI DIMISSIONE OSPEDALIERA" in uso presso l'ASO San Giovanni Battista di Torino;
  • del "MANUALE METODOLOGOCO PER L'ELABORAZIONE DI LINEE GUIDA AZIENDALI" in uso presso l'ASO San Giovanni Battista di Torino;
  • del manuale "LINEE GUIDA PER LA PREVENZIONE E IL TRATTAMENTO DELLE LESIONI DA DECUBITO" in uso presso l'ASO San Giovanni Battista di Torino;
  • del manuale nazionale sulle "LINEE GUIDA DEL PIEDE DIABETICO";
  • del manuale "LINEE GUIDA AZIENDALI PER LA PREVENZIONE E IL TRATTAMENTO DELLE LESIONI AL PIEDE DIABETICO" in uso presso l'ASO San Giovanni Battista di Torino;

Casistica personale

Attività di ricovero

Attività ambulatoriale

  • visite diabetologiche
  • visite podologiche
  • visite neuropatia
  • sedute di educazione terapeutica
  • visite dislipidemie
  • visite medicina interna

ATTIVITÀ DIDATTICA

Cultore della materia "Patologia speciale medica"

Corso di laurea Medicina e Chirurgia, anni accademici 1987/88, 1988/89, 1989/90

Cultore della materia "Medicina Interna"

Corso di laurea Medicina e Chirurgia, anni accademici 1992/93, 1993/94

Attività TUTORIALE

Corso di Laurea Medicina e Chirurgia, anni accademici 1991/92, 1992/93, 1993/94, 1994/95

Attività TUTORIALE corso di Medicina Generale

Corso di Laurea Medicina e Chirurgia, anno accademico 1995/96

Attività didattica aggiuntiva area Malattie del ricambio

Scuola di Specializzazione in Medicina Interna, anni accademici 1989/90, 1990/91, 1991/92

Attività didattica aggiuntiva, area Medicina Interna

Scuola di Specializzazione in Medicina Interna, anni accademici 1992/93, 1993/94, 1994/95

Corso in Scienze dell'alimentazione

Scuola per Infermieri Professionali, Ospedale S. Giovanni Battista, anni 1992/93, 1993/94

Dietoterapia

Scuola per Infermieri Professionali, Ospedale S. Giovanni Battista, anni 1993/94, 1995/96

Principi di scienze dell'alimentazione, 1° anno

Scuola per Infermieri Professionali, Ospedale S. Giovanni Battista, anno 1994/95

Principi di scienze dell'alimentazione, 2° anno

Scuola per Infermieri Professionali, Ospedale S. Giovanni Battista, anno 1994/95

"Corso di formazione sui problemi diagnostici e terapeutici delle dislipidemie: attività ambulatoriale"

SISA, anni 2000, 2001, 2002, 2003

Didattica aggiuntiva: fisiopatologia metabolica generale

Scuola di Specializzazione in Endocrinologia e malattie del Ricambio, anni 1987/88, 1988/89, 1990/91, 1991/92, 1993/94, 1995/96

Didattica aggiuntiva: malattie del ricambio e diabetologia

Scuola di Specializzazione in Endocrinologia e malattie del Ricambio, anni 1989/90, 1990/91, 1991/92, 1992/93

Didattica aggiuntiva: Patologia del metabolismo lipidico

Scuola di Specializzazione in Endocrinologia e malattie del Ricambio, anni 2000/01, 2001/02, 2002/03

COMMISSIONI

  • Membro della Commissione Ordine dei Medici della Provincia di Torino: "Sicurezza nel lavoro e applicazione della legge 626/94" dal 8.3.2000 al 2006
  • Membro della Commissione Ordine dei Medici della Provincia di Torino: "Riforma dell’Ordine" dal 2006 a tutt'oggi

ATTIVITÀ SCIENTIFICA

SEGRETERIA SCIENTIFICA dei convegni

  • IL PIEDE DIABETICO "NUOVE PROSPETTIVE TERAPEUTICHE", Torino 1998
  • 2° INCONTRO REGIONALE IL PIEDE DIABETICO "LA CUTE", Torino 2000
  • 3° INCONTRO REGIONALE IL PIEDE DIABETICO "L'OSSO", Torino 2001
  • 4° INCONTRO REGIONALE IL PIEDE DIABETICO "LA COAGULAZIONE", Torino 5 Aprile 2003
  • INCONTRO di FORMAZIONE: LE ULCERE DIABETICHE, Torino 23 novembre 2002
  • 5° INCONTRO REGIONALE IL PIEDE DIABETICO, Torino 2004
  • 6° INCONTRO REGIONALE IL PIEDE DIABETICO, Torino 2005
  • 7° INCONTRO REGIONALE IL PIEDE DIABETICO "IL PIEDE E L'ATTIVITÀ FISICA", Torino 2006
  • 8° INCONTRO REGIONALE IL PIEDE DIABETICO "LE NUOVE TECNOLOGIE", Torino 17 marzo 2007
  • 42° CONGRESSO REGIONALE SOCIETÀ ITALIANA DI DIABETOLOGIA, Torino 17 MARZO 2003
  • Membro del comitato scientifico della rivista "IL DIABETE & L'INFERMIERE"

ARGOMENTI DI RICERCA

  • Le malattie del metabolismo (diabete, arteriosclerosi, dislipidemie)
  • La gestione economica e funzionale delle strutture ospedaliere

PUBBLICAZIONI

  • svolto 35 relazioni su invito
  • accettati 35 abstracts in congressi nazionali
  • accettati 45 abstracts in congressi internazionali
  • pubblicati 17 lavori su riviste italiane
  • pubblicati 40 su riviste internazionali
  • pubblicate 7 lettere su riviste italiane e internazionali
  • scritto 39 rassegne o capitoli di libri
  • scritto 6 libri

PREMI

  • Vincitore del premio di finanziamento alla ricerca "SID 1996" per il progetto "Valutazione economica dell’attività diabetologica ospedaliera"

SOMMARIO DEGLI ARGOMENTI DI RICERCA E DEI RISULTATI OTTENUTI

Le linee principali di ricerca sono le seguenti:

  • la cronobiologia e l'analisi matematica delle variazioni nictemerali dei parametri metabolici
  • l'insulino resistenza con messa a punto di un modello (clamp euglicemico) e la sua verifica in diverse situazioni metaboliche
  • la terapia del diabete mellito di tipo 1 e di tipo 2 e dell'obesità
  • le interazioni dei glucocorticoidi con il metabolismo glucidico; l'aterosclerosi con la ricerca di markers prognostici
  • le complicanze croniche del diabete
  • le dislipidemie l'epidemiologia del diabete e dell'intolleranza ai carboidrati
  • l'analisi di economia sanitaria ed organizzazione
  • l'educazione sanitaria

LA CRONOBIOLOGIA E L'ANALISI MATEMATICA DELLE VARIAZIONI NICTEMERALI DEI PARAMETRI METABOLICI

L'omeostasi glucidica è conseguenza dell'equilibrio tra l'apporto glucidico (assorbimento intestinale e produzione endogena) ed il consumo. Questo delicato equilibrio permette il mantenimento di valori glicemici costanti durante tutto l'arco del giorno ed è regolato dalle concentrazioni sieriche dei substrati e degli ormoni, in particolare degli ormoni della controregolazione e dallinsulina. È nota da tempo l'esistenza di ritmi circadiani del cortisolo (acrofase tra le 06.00 e le 1.00) e del GH (acrofase tra le 02.00 e le 08.00). A tal fine sono stati studiati, con analisi matematiche complesse (analisi delle frequenze, analisi di Fournier, analisi del cosnor) alcuni soggetti sani e soggetti anziani mantenuti a digiuno per ridurre le interferenze del pasto. In questi soggetti è stata confermata la presenza di variazioni nictemerali di cortisolo e GH ma non variazioni dell'inslinemia mentre si è Dimostrata una netta variazione alla sensibilità dell'insulina stessa, osservazione che ha avuto conferma anche sul piano clinico.

L'INSULINO RESISTENZA CON MESSA A PUNTO DI UN MODELLO (CLAMP EUGLICEMICO) E LA SUA VERIFICA IN DIVERSE SITUAZIONI METABOLICHE

I limiti delle indagini tradizionali per valutare l'insulino resistenza e la frammentarietà delle informazioni fornita dai singoli test di più recente introduzione ha stimolato negli anni 80 l'approfondimento del fenomeno dell'insulno resitenza. In quegli anni si rendeva disponibile il pancreas artificiale per la realizzazione del clamp euglicemico a vari livelli di steady-state insulinemico. Questo modello, in associazione agli studi di cinetica con metabolici radioattivi, ha permesso di valutare in vivo l'utilizzazione del glucosio, il calcolo della produzione endogena e la sua soppressione in corso di iperinsulinemia mentre il possibile difetto post-recettoriale è stato studiato su adipociti isolati. L'integrazione dei risultati in vivo con i dati i vitro ha permesso di proporre un protocollo diagnostico dell'insulino resitenza nell'ambito del progetto finalizzato CNR endocrinologia. Il programma è stato sviluppato nel soggetto anziano, nella cirrosi epaica, nell'ipertiroidismo, nella terapia con corticosteroidi, nel diabete mellito e nell'obesità. I lavori sull'insulino resitenza nella cirrosi epatica sono stati citati dai testi:

  • "The metabolic and molecular basis of acquired disease", Chohen et Al., Londra 1990,
  • "Harrison's principles of internal medicine", Mc Graw-Hill, New York 11° edizione 1987 e 12° edizione 1991,
  • "Oxford test book of clinical hepatology", Mc Intere et Al., Oxford 1991.

LA TERAPIA DEL DIABETE MELLITO DI TIPO 1 E DI TIPO 2 E DELL'OBESITÀ

La terapia del diabete mellito non ha subito variazioni fondamentali ma numerosi accorgimenti tecnici hanno permesso di migliorare la gestione della malattia diabetica. Per quanto riguarda la terapia insulinica si è assistito all'introduzione delle insuline umane e recentemente degli analoghi, all'impiego delle penne e dei microinfusori. Anche nel campo degli ipoglicemizzanti orali sono avvenuti dei cambiamenti con l'introduzione di ipoglicemizzanti ad azione molto rapida (repaglinide, natiglinide) o lenta (glimepiride) o appartenenti a nuove classi di farmaci come i tiazonici. In quest'ambito i nostri studi sono stati orientati nel chiarire l'azione periferica dei farmaci studiati.

LE INTERAZIONI DEI GLUCOCORTICOIDI CON IL METABOLISMO GLUCIDICO

Il trattamento farmacologico con glucocorticoidi determina una intolleranza ai carboidrati dovuta ad una aumentata produzione epatica di glucosio associata ad una ridotta utilizzazione periferica. Questa condizione associata a iperinsulinemia configura un quadro di insulino resitenza. Differenti composti di questa classe farmacologia determinano gradi differenti con meccanismi d'azione differenti, e alterazioni paino correlati al tipo di steroide impiegato, alla durata del trattamento, alla dose e dall'intervallo dall'ultima somministrazione.. Questo è stato il campo di ricerca con il maggior numero di variabili studiate e l'insieme dei risultati, ottenuti i circa 20 anni, permette di concludere che la tolleranza ai carboidrati peggiora dopo trattamento con betanmetasone e prednisone ed assai meno con deflazacort in tutte le condizioni cliniche analizzate. L'interesse per queste ricerche è evidenziato dalla traduzione su JAMA (ed. italiana) del lavoro di Arch. Intern. Med. del 1989 e dalla richiesta di collaborazione di DRUG-TEST INTRACTION HANDBOOK.

ATEROSCLEROSI E I MARKERS PROGNOSTICI

La microalbuminuria ora è considerata come importante marker di rischio cardio-vascolare nella popolazione diabetica ed è entrata tra i markers utilizzati in clinica, diverso era il contesto negli anno novanta periodo in cui si iniziava questo filone di ricerca. In tutti i gruppi analizzai si rovò una correlazione tra il rischio vascolare ed il danno renale.

LE COMPLICANZE CRONICHE DEL DIABETE

Il diabete si distingue tra le malattie croniche per la presenza di complicanze croniche dell'iperglicemia che sono ubiquitarie, tutti gli organi ed apparati del corpo umano ne sono interessati e la loro conoscenza è indispensabile per un corretto approccio al paziente diabetico.

NEUROPATIA

La presenza di un danno neuropatico periferico è prognostico per lo sviluppo delle ulcere periferiche.

ODONTOPATIA

Spesso alterazioni odontoiatriche sono alla base di scompensi metabolici non altrimenti giustificati.

NEFROPATIA

La microlbuminuria rappresenta un marker di rischio cardio-vascolare ma rappresenta soprattutto un indicatore fedele del danno renale.

PIEDE

Le lesioni ai piedi determinano una grave riduzione della qualità di vita del paziente e un indice prognostico negativo. L'interesse nei confronti delle lesioni del piede è dall'appartenere (dal 1999) al comitato di coordinamento del Gruppo di Studio Nazionale della Società Italiana e Diabetologia (recentemente unificato nel gruppo interassociativo SID-AMD), dall'essere responsabile per la Regione Piemonte di un progetto finalizzato della Regione Molise sulla prevenzione delle lesioni ulcerative dei diabetici e dall'aver già organizzato come segreteria scientifica 5 convegni sul Piede Diabetico.

LE DISLIPIDEMIE

Sin dall'inizio della attività di ricerca lo studio del metabolismo glucidico si è intrecciato con lo studio del metabolismo lipidico. L'argomento è diventato più consistente negli anni 90 quando l'impiego diffuso delle statine ha iniziato a produrre risultati in termini di riduzione dei rischi cardiovascolari proprio nelle popolazioni ad alto rischio come i pazienti diabetici.

L'EPIDEMIOLOGIA DEL DIABETE E DELL'INTOLLERANZA AI CARBOIDRATI

La disponibilità di grandi masse di dati ha consentito di esplorare alcuni particolari aspetti dell'epidemiologia mirata soprattutto a meglio definire il campione di pazienti che afferiscono alle nostre strutture e di confrontare i criteri diagnostici del diabete che negli ultimi anni hanno subito un intenso lavoro critico su scala mondiale.

ANALISI DI ECONOMIA SANITARIA ED ORGANIZZAZIONE

Negli ultimi anni è sempre più importante che nella formazione del medico siano presenti elementi base di economia sanitari e di gestione delle risorse. In quest'ottica gli studi dell'ultimo decennio si sono concentrati su obiettivi gestionali (disease managemenet, gestione integrata, farmaco-economia, qualità dei dati e gestione informatizzata).

L'EDUCAZIONE SANITARIA

Non è possibile svolgere una attività assistenziale nell'ambito delle malattie croniche senza impegnarsi in una intensa attività di formazione ed educazione rivolta sia al personale direttamente coinvolto (medici e infermieri) sia ai pazienti stessi.

Divulgazione

La sezione Divulgazione di questo sito ospita i seguenti interventi del Dott. Bruno: